Con la pronuncia in commento Suprema Corte di Cassazione ha trattato il tema del luogo e del tempo di commissione del delitto di truffa on line .
La sentenza attribuisce rilievo a due circostanze: in primo luogo al fatto che la modalità di pagamento si sostanzia nella creazione di una provvista che il beneficiario potrà utilizzare mediante uno strumento di pagamento come, nel caso descritto dalla sentenza, una carta di credito prepagata, tipo postepay; in secondo luogo la circostanza tale per cui, in caso di pagamento effettuati tramite ricarica, la spoliazione della persona offesa è immediata ed irrevocabile e l’accredito nella carta prepagata in favore del soggetto agente è contestuale alla diminuzione del patrimonio del soggetto passivo.
La Suprema Corte sottolinea che trattandosi di paga mento non revocabile, a prescindere dalla data in cui è stato effettuato l’accredito, il reato si consuma con la lesione patrimoniale del raggirato.
Questo il principio cristallizzato dalla sentenza in parole: <Nel delitto di truffa, quando il profitto è conseguito mediante accredito su carta di pagamento ricaricabile (nella specie “Postepay”) il tempo e il luogo di consumazione del reato sono quelli in cui la persona offesa ha proceduto al versamento del denaro sulla carta, poiché tale operazione ha realizzato contestualmente sia l’effettivo conseguimento del profitto da parte dell’agente, che ottiene l’immediata disponibilità della somma versata, e non un mero diritto di credito, sia la definitiva diminuzione patrimoniale in danno della vittima >.