L’unione Camere Penali ha proclamato per le giornate del 20, 21, 22 e 23 novembre l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale.
Si tratta di una protesta a carattere nazionale contro la riforma della prescrizione, istituto che nel nostro ordinamento svolge “la funzione di presidio costituzionale della ragionevole durata del processo”, come spiega l’Unione in una nota.
E’ evidente che “soppresso tale equilibratore – continua la nota divulgata dall’organismo – il tempo dell’accertamento diviene infinito, definitivamente trasformandosi il processo stesso in pena, con evidenti ricadute sulla stabilità dei rapporti giuridici”.
Pare, pertanto, che bloccare la prescrizione dopo la pronuncia di primo grado condannerà l’imputato ad una sorta di ergastolo processuale, dilungando inutilmente i tempi anche per le eventuali parti civili costituite che non possono vedere risarcito integralmente il danno subito.